Macchina da cucire tascabile. Cos’è e come si usa?
Ciao sewers!
Oggi rispondo ad una domanda che in molti di voi mi hanno fatto.
Avrete notato che, da qualche tempo a questa parte, stanno prendendo piede in italia quelle macchinette tascabili che promettono di sostituire per sempre la macchina da cucire e rendere tutto più facile e magico.
Dal tono sarcastico con cui vi sto introducendo l’argomento immagino ne avrete intuito il mio pensiero a riguardo.
Queste macchine da cucire tascabili si presentano come delle pinzatrici in versione “uomo ragno” e spopolano in giappone dall’avvento del manga/anime giapponese “i cortili del cuore” di Ai Yazawa la cui protagonista ne abusava per la realizzazione dei suoi abiti, maneggiandolo come avrebbe fatto Sailor Moon con il suo più celebre scettro lunare.
Dopo più di un decennio dall’uscita del manga, queste macchinette tascabili arrivano in Italia e le domande che le accompagnano sono molteplici: “A cosa servono?” “Funzionano?” “Possono davvero sostituire la macchina da cucire?”
Cominciamo con la mia recensione (sappiate che ho stressato all’inverosimile l’ambulante che le vende al mercato della mia città per rispondere e, quando gli ho detto che non la compravo, credo abbia scomodato una vastità di cose in cui crede per accompagnare la mia dipartita).
Intanto diciamo che la prima storia che vi racconta l’ambulante per “intortarvi” all’acquisto del magico oggetto è che cucire con la “pinzatrice di spiderman” è molto più semplice ripetto al metodo tradizionale.
Di fronte a questa affermazione mi trovo costretta a far uscire la “nonnina” che è in me, alzarmi in piedi e acclamare che “nel 99% dei casi, 99,9% se parliamo di artigianato, il metodo definito “tradizionale” è quello più adatto ed efficace.
Per quanto concerne la praticità d’uso della macchina da cucire tascabile devo farvi riflettere sul fatto che, l’impossibilità di appoggiare il tessuto ad un piano di lavoro non può che rendere l’esecuzione meno pratica e, di conseguenza, compromettere il risultato finale.
L’unico fine d’uso che riesco ad attribuire a questa macchinetta sono le cosidette “riparazioni flash” ovvero, quando stai per uscire e noti che la tasca del cappotto è rotta o che l’orlo della gonna si è sfilato. Per questo mi sento addirittura di consigliarne l’acquisto a chi lavora come vestiarista per sfilate, costumista per il teatro o per chi è sempre in viaggio.
La legittima domanda relativa all’argomento che molti di voi mi hanno fatto è la seguente: “La cucitura a filo unico (non doppio come la macchina da cucire comune) si sfila?”. No, non si sfila.
Il mio scetticismo ed il mio relativo stupore erano dovuti anche al fatto che la macchina da cucire tascabile impedisce il “passo indietro” fondamentale per finire il punto.
Ciò nonostante il filo non si scuce, non saprei davvero dirvi come mai, ma sappiate che ci ho provato e riprovato, come avrebbe fatto San Tommaso.
Devo inoltre aggiungere che il costo di queste macchinette è veramente ridotto (siamo tra gli 8 e i 12 euro, a seconda della volontà del venditore), una spesa assolutamente sostenibile.
Spero, ancora una volta, di esservi stata d’aiuto. Continuate a farmi le vostre interessantissime domande!
Buon lavoro sewers!
Stefania Dei Cuori
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