La nobile arte del chiacchierino
Ciao sewers!
Il post di oggi va in risposta a Vittoria che mi chiede delucidazioni riguardo il cosiddetto chiacchierino.
Cito wikipedia e rispondo:
Il chiacchierino è un tipo di merletto costruito con una serie di anelli, nodi e catene. Pizzo da decorazione adatto a bordure, serve a rifinire centrini, tende e colletti. Caratteristici di questa tecnica sono occhielli di filo ricoperti a punto festone e i pippiolini, piccole sporgenze che formano elementi decorativi.
Attraverso questa tecnica di ricamo si possono realizzare decorazioni e rifiniture estremamente estetiche.
Il termine chiacchierino (tatting in inglese) nasce nei salotti delle nobildonne inglesi del ‘700 le quali si riunivano, ricamavano e, appunto, si aggiornavano sulle chiacchiere della settimana. Il ricamo una volta era cosa da nobildonne: sfoggiare un bel ricamo su di un abito era sinonimo del fatto che si aveva tempo libero per dilettarsi con questo passatempo e che non ci si doveva sporcare le mani per lavorare in quanto si disponeva di un buon patrimonio. Tanto era grande e complesso il ricamo, tanto era ricca la nobildonna che lo sfoggiava.
Verrà usato, in epoca più moderna, anche per realizzare centrotavola… e chi non ne ha almeno uno in casa?
Per realizzare le varie soluzioni creative che questa arte riserva sono necessari un filo da ricamo e una navetta apposita.
Io sono un’appassionata di ricami e questo in particolare ha un potenziale creativo enorme. Il ricamo risultante della lavorazione a chiacchierino, essendo molto robusto, si presta alla realizzazione, oltre che dei classici, di mille accessori molto molto belli dal gusto retrò. Guardate questa collana di Tsunami Art che ho trovato in vendita su A Little Market:
Volete saperne di più sulle tecniche di realizzazione?
Caty vi offre una risposta esauriente sui principali punti possibili.
Avete già aggiunto una navetta per chiacchierino sulla vostra wishlist?
Allora correte in merceria e buon lavoro sewers!
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